Non si può dire che Google non ne abbia fatta di strada da quel lontano 1998 in cui, agli albori della rete, ha iniziato a farsi largo tra i motori di ricerca “tradizionali” con la sua innovativa tecnologia che in un attimo ha reso tutte le altre primitive, relegando gli altri search sempre più in basso nelle classifiche fino ad arrivare ad oggi quando ormai “cercare sul web” è sinonimo di “to google” o per dirla all’italiana “googlare”.
Ma gli ingegneri di Mountain View non hanno certo dormito sugli allori e hanno investito costantemente in quella tecnologia continuando a migliorarla e abituandoci a sempre nuove funzionalità. Se qualche tempo fa è stato introdotto il Google Suggest, cioè i suggerimenti che compaiono mentre si scrivono i termini della propria ricerca, ora sono andati ben oltre con il lancio di Google Instant. Non più solo suggerimenti quindi ma addirittura i risultati verranno mostrati in tempo reale durante la digitazione e cambieranno mano a mano che si completeranno i termini della ricerca.
L’idea è nata (1) dal fatto che gli utenti scrivono lentamente ma scorrono con gli occhi la pagina in tempi molto più brevi, il fatto quindi di poter avere subito a disposizione i risultati permetterà di effettuare ricerche più mirate e veloci. A detta dei suoi inventori, questa tecnologia porterà ad un risparmio di tempo nell’ordine di 2-5 secondi per ogni ricerca, che moltiplicato per il numero di interrogazioni che viene effettuato si traduce in qualcosa come 11 ore ogni secondo o se preferite di 111 anni ogni 24 ore (2).
Fortunatamente il progresso è costante ma stupisce il fatto che, se da una parte corre regalandoci strumenti sempre più efficienti ed efficaci, dall’altra è purtroppo frenato dal diffondersi della banda larga che, nonostante le promesse e i buoni propositi degli ultimi giorni da parte di Telecom Italia (3), continua ad essere tristemente latitante soprattutto nelle zone di provincia.

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