ahrefs: uno dei pochi strumenti per il SEO vero
Oggi voglio parlare di uno strumento veramente ben fatto, sicuramente utile per chi respira e vive il SEO così come dovrebbe essere fatto e non per chi si proclama esperto SEO dall’oggi al domani. Ammesso e concesso che si abbiano le conoscenze base per capire di cosa si sta parlando (altrimenti invito a leggere tutti gli altri articoli da me scritti) lo strumento che vado a descrivere può veramente aiutare chi vuole avere un totale controllo del sito web che si vuole posizionare.
ahrefs è una suite di strumenti (tra i quali spiccano Site Explorer, SEO Reports e Mentions Tracker) utilissimi per vedere se il lavoro di SEO che si sta svolgendo su un determinato dominio è fatto bene o si deve rettificare qualcosa. Inoltre è utile anche per studiare i propri competitors e vedere che tipo di lavoro stanno facendo.
Lo strumento chiave (permettetemi di definirlo così) di cui mi accingo a parlare in questo articolo è proprio Site Explorer (& Backlink Checker).
Una volta inserito il nome di un dominio che vogliamo analizzare (ad esempio “www.wikipedia.it”) e cliccato su Search Links abbiamo subito un’anteprima delle cose che ci interessano sapere di questo sito:
– Il numero di backlinks totali che possiede il sito in questione
– Il numero dei domini che linkano il sito in questione
– Il numero di IP che linkano il sito in questione
Poi abbiamo anche il numero di condivisioni rispettivamente per Google+, Twitter, i Like di Facebook e le condivisioni di Facebook.
Subito sotto sono presenti 2 grafici che già a primo colpo d’occhio ci danno un’idea del trend dei backlinks e del numero di domini linkati al nostro sito (in pratica si vede se i backlinks e i domini che linkano il sito che stiamo analizzando stanno crescendo o diminuendo).
Scorrendo poi la schermata di Ahrefs Site Explorer che ci viene presentata si va sempre più a vedere nel dettaglio la composizione dei vari backlinks e cioè abbiamo:
– i top TLDs
– il numero delle pagine per le anchor phrases linkate al nostro sito
– il numero di domini linkati al nostro sito sempre per le anchor phrases
– il numero delle pagine di riferimento per i singoli termini linkati
– il numero di domini di riferimento per i singoli termini linkati.
Dulcis in fundo non poteva mancare la distribuzione (differenziata in Dofollow, Nofollow e Site-wide) dei nostri links perché l’esperto SEO sa bene che i links devono essere Dofollow per aiutare il sito a aumentare di Ranking (anche se, ovviamente qualche nofollow, per ovvie ragioni di ‘naturalezza’ del backlink profile ci deve essere…).
Altra cosa veramente importante di questo strumento è che nella sezione backlinks c’è la funzione dei “New/Lost” backlinks (stesso discorso vale anche per la sezione Domini) in modo tale da avere sotto controllo anche lo storico dei backlinks/domini nuovi e persi.
La vera forza di ahrefs sta nel fatto che questo utilizza un proprio crawler molto potente per scandagliare il web, quindi a differenza di altri tool tipo SEOMoz che aggiorna il suo Linkscape molto lentamente (parliamo di settimanE al plurale), i risultati che si vedono con ahrefs cambiano anche giornalmente!
Insomma, diciamo che ahrefs è uno strumento veramente completo e di facile utilizzo che mi sento di consigliare sia all’utente di alto livello sia chi sta iniziando ad affacciarsi ora al mondo del SEO e vuole capire se il lavoro che sta facendo è ben fatto o meno.